Facilitatrice in percorsi
di crescita interiore
Lasciare andare
Lasciare andare le convinzioni alle quali ci si appoggia per una vita intera e attraverso le quali si portano avanti rigide strutture.
Sono le convinzioni che guidano i nostri pregiudizi, che sostengono i preconcetti, che per fedeltà non si violano né si mettono in discussione, perché il tutto poggia sulla resistenza, sulla sofferenza, sull’abitudine cieca; un crogiolo il quale non va scoperchiato ma una volta aperto si mostrano nuove strade e ricche coincidenze.
Lasciare andare il pensiero ossessivo perché fonte delle nostre prigioni mentali, delle contratture, delle tensioni sovraccaricate, origine di veri e propri sintomi fisici per fare spazio all’apertura del cuore, al flusso del respiro circolare e far sì che dalla contrazione si passi all'espansione.
Lasciare andare il passato che ci ha formato, con esso siamo cresciuti e qualsiasi sforzo per ripeterlo è sintomo ridondante di un blocco sempre presente...la Vita scorre a fianco a te!
Lasciare andare di lottare perché pur nell’essere consapevoli di aver intrapreso la giusta via o di essere nella corretta visione, ogni guerra, ogni posizione contro qualcosa o qualcuno ci porta ad assomigliare ad esso e la rabbia aumenta.
I pericoli esistono e sono innumerevoli, l’atteggiamento da poter imitare è come l’acqua che continua a scorrere anche nei punti più impervii... cercando la propria strada continua a scorrere e non si accumula, se così fosse da questa falda nascerebbe nuova vita. Gli ostacoli ci mostrano che non sono mai fini a se stessi e la rilassatezza dietro alla lotta porta consiglio per agire e trasformare al meglio il presente.
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Lasciare andare un oggetto perchè una casa, un braccialetto, un soprammobile, qualsiasi cosa rappresenta qualcuno o un ricordo dal quale non riusciamo a staccare, a volte è un morboso attaccamento materiale; cedendo facciamo spazio al nuovo, alle opportunità più svariate e questo atto consiste nel dar vero valore e dignità sia agli oggetti, sia a chi non è più in questa esistenza, sia a chi rimane.
Lasciando andare anche quell'atteggiamento di possesso si va oltre la miseria e si fa più spazio all'occasione d'oro di libertà e di rinnovamento.
Lasciare andare un amore solo dopo aver fatto di tutto nell'essersi specchiati grazie all'altro. Qualora non sia ricambiato da un equilibrio tra il dare e il ricevere; quando il tentativo è solo quello di risolvere i nostri bisogni dipendendo o pretendendo dall'altro di colmare il proprio vuoto, allora la relazione si riflette nella frustrazione e non nella condivisione. Possiamo accettare la lontananza con gratitudine riconoscendo che ognuno ha agito nel miglior modo che poteva.
Lasciare andare i genitori per crescere, per diventare adulti responsabili e liberi, perché come figli da loro possiamo sempre tornare e prendere.
Lasciare andare un figlio affinché non stia a reggere continuamente i pesi della famiglia prendendo un posto tra madre e padre che non gli appartiene... perché i figli, in realtà , appartengono alla Vita e con i genitori ed il loro permesso alle spalle potranno tornare e ricambiare ciò che hanno raccolto da essa!
Lasciare andare i morti che per sempre fanno parte di noi e sono con noi ma che sono grati di essere realmente riconosciuti nel nostro gioire la Vita perché faremo qualcosa di bello per loro ... onorandoli...solo così li lasceremo in Pace.
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Lasciarsi andare nel corpo ascoltando i veri bisogni, permettersi di lasciarsi andare al pianto e al sorriso come risorsa per sciogliere i nodi, lasciarsi andare alla celebrazione della Vita danzando.
Lasciarsi andare nell'ambiente acquatico significa galleggiare, stare nel flusso e vivere, al contrario se si continua a lottare in acqua, se continuiamo a dimenarci in essa affondiamo.